bookislife: ottobre 2016

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venerdì 28 ottobre 2016

Segnalazione: Il rimbalzo del gatto morto di Giuseppe Siino

Buongiorno readers,oggi vi voglio segnalare il libro di esordio di Giuseppe Siino intitolato "Il rimbalzo del gatto morto".



Titolo: Il rimbalzo del gatto morto
Autore:Giuseppe Siino
Pagine:324
LinkAcquisto:CliccaQui

Sinossi:
Roberto è un ragazzo brillante e la sua vita scorre tranquilla fino a quando un giorno, lungo la sua strada, compare Camilla, una donna sfuggente e misteriosa, che lo ammalierà trascinandolo nel promettente mondo della Borsa e dei mercati finanziari. Una scelta sbagliata porterà Roberto a perdere tutto ciò che ha: il lavoro, la casa, i risparmi di una vita, compreso l’affetto di Michela, una giovane amica innamorata di lui da tempo. Con il perenne tormento di riprendersi tutto ciò che la vita ingiustamente gli ha tolto, il cammino di Roberto si incrocerà con quello di altri personaggi grotteschi: una postina che non consegna le lettere, un commerciante che odia i cinesi, un famigerato playboy, e due poliziotti in cerca del caso perfetto. Camilla, braccata da un passato controverso, finirà suo malgrado per intrecciare le loro esistenze cambiando per sempre i loro destini. Travolto dagli eventi di una realtà a lui sconosciuta, in una notte di tempesta, Roberto scoprirà sulla sua pelle che a volte bisogna perdere tutto ciò che si ha per scoprire ciò che si vuole veramente.

Readers,presto vi lascerò anche la mia recensione di questo libro :) buona giornata

giovedì 27 ottobre 2016

Segnalazione: Quando Cupido tira frecce ( ma anche brutto scherzi!) di Tiziana Pagano

Buongiorno readers,oggi vi voglio segnalare il libro di Tiziana Pagano "Quando Cupido tira frecce (ma anche brutti scherzi!)".



Titolo: Quando Cupido tira frecce (ma anche brutti scherzi!)
Autore: Tiziana Pagano
Pagine:260
Prezzo: 13€
LinkAcquisto:CliccaQui

Sinossi:
Cupido, dio dell’amore, quello che si diverte a scagliare frecce per far innamorare le persone e che spesso, per capriccio o per distrazione, manca l’altro bersaglio facendoci soffrire le pene dell’inferno, sarà il protagonista di due grandi storie, una del presente ed una del passato. Lucrezia, giovane donna e madre di una bambina, ha un ottimo rapporto con il suo ex marito, Roberto: i due ritorneranno insieme o ad avere la meglio sarà Riccardo, l’affascinante produttore di vini francese? Ci tufferemo nel passato, e vivremo la storia d’amore tra Isabelle e Francois, con la corte di Francia e i primi moti della rivoluzione a farle da cornice. Le frecce di Cupido tireranno qualche brutto scherzo, i nostri personaggi affronteranno tradimenti, cospirazioni e la reclusione (per uno di essi) in una delle prigioni più dure di sempre, in un periodo storico in cui questo significava subire ingiustizie di ogni genere. Ai lettori, la scelta di incamminarsi o meno in questo viaggio nel tempo.

Autrice:

"Non amo descrivermi. Forse perché è più facile analizzare gli altri che sé stessi . Credo nei valori che rendono questa vita degna di essere vissuta: l'Amore, l'Amicizia, la Famiglia. Credo che bisogna combattere per ottenere ciò che si vuole ma chi non si lascia demoralizzare dagli eventi contrari?" 

A breve vi posterò anche la mia recensione :) buona giornata readers

lunedì 24 ottobre 2016

#3 Intervista Alessio Filisdeo

Buon pomeriggio readers,oggi per voi una nuova intervista..questa volta l'autore con cui ho fatto una piacevolissima chiacchierata è Alessio Filisdeo autore del libro "Il risveglio della Cacciatrice" di cui vi ho parlato recentemente e che ho adorato specialmente per il Vampiro Nik,personaggio spavaldo e sopra le righe :)


Iniziamo


1. Ciao Alessio inizio con il domandarti chi è Alessio Filisdeo “persona” e non “autore”?

Al di là del mio essere autore, credo di potermi definire una persona simile a molte altre. Ho i miei sogni nel cassetto, le mie ambizioni e le mie preoccupazioni.
Cerco di destreggiarmi come posso tra la passione per la scrittura e alcuni lavoretti che mi permettano nel concreto di tirare avanti. Mi impegno sempre al meglio delle mie capacità e, quando qualcosa non va per il verso giusto, preferisco prenderla con ironia, o filosofia, per così dire, piuttosto che infuriarmi.
Sono anche un voracissimo lettore, un grande fan del Cinema e un discreto giocatore di videogames.

2. Quando è nata la tua passione per la scrittura? Hai altri sogni nel cassetto?

Penso di essermi avvicinato alla scrittura quando aveva circa quattordici anni, cominciando a impegnarmi nel concreto verso i sedici. Allora, come tanti altri autori e autrici, scrivevo per me stesso: classicissime storie fantasy, o ben più eccentrici racconti a base di supereroi e supercattivi.
I miei genitori erano in uso a regalarmi un libro a ogni compleanno, e se da bambino la cosa poteva risultare frustrante, crescendo mi sono reso conto di quanto questo abbia influito sul mio amore per la narrativa.
Il mio sogno nel cassetto è semplicemente quello di continuare a scrivere, magari a tempo pieno. Raccontare storie, metterle su carta, mi rende realmente felice, e penso sia magnifico potersi impegnare in un lavoro che ci fa alzare tutte le mattine col sorriso sulle labbra.

3. Com’è nata l’idea di questo romanzo? Descrivici in poche righe la tua visione di due dei suoi personaggi, cioè Nik e la Cacciatrice.

Il risveglio della Cacciatrice è un romanzo di genere Urban Fantasy a base di dannati, pupe e pallottole. L’idea era di capovolgere alcuni stereotipi, di prenderli in giro, e di giocare con essi così come avevo già fatto in parte in Una notte di ordinaria follia e Le follie del vampiro Nik.
Ci sono elementi splatter, horror e mystery, il tutto condito da una costante (auto)ironia nerissima e un senso del grottesco.
I due protagonisti rispecchiano appieno questi elementi.
Nik è un vampiro completamente pazzo, una sorta di psicopatico megalomane dal grilletto facile privo persino del più basilare concetto di moralità. È un non morto figlio degli anni Ottanta che si gode la sua immortalità incurante del prossimo, delle regole e della società che lo circonda.
Amanda Prince è, al contrario, una giovane cacciatrice dell’Ordine Templare, una vera e propria ammazzavampiri di professione. Ha alle spalle un passato non sempre piacevole, e davanti un futuro quanto mai problematico. A una prima occhiata potrebbe sembrare cinica ed esageratamente irriverente, ma sotto sotto possiede un animo romantico, quella scintilla di speranza che nonostante il mestiere che si è scelto (sempre che non sia stato il mestiere a scegliere lei) continua ad ardere in lei.
Entrambi questi personaggi, diametralmente opposti, rappresentano a modo loro le facce di una stessa medaglia, e più la storia si dipana più le differenze cominciano a farsi labili.
Del resto chi l’ha detto che deve essere sempre l’eroe positivo a redimere il cattivo? E se, per una volta, fosse il cattivo a convertire l’eroe? Sempre che si abbia piena coscienza di chi sia realmente chi…

4. A quale dei personaggi dei tuoi libri sei più legato?

Il vampiro Nik è stato, e lo è ancora, certamente uno dei personaggi più divertenti da scrivere. Mi ha tenuto lungamente compagnia facendomi sorridere spesso e volentieri.
Ci sono tuttavia molti altri personaggi a cui mi sento legato, personaggi e storie che ancora non hanno trovato pubblicazione, ma che rimangono saldamente ancorati ai miei ricordi: un cavaliere errante smarrito sull’isola di Avalon; una coppia di eleganti assassini nel bel mezzo delle Guerre Napoleoniche; una compagnia di individui dalle capacità fuori dal comune durante l’Epoca Vittoriana. E ancora i Sette Fratelli Antichi: le creature più terribili e affascinanti sulle quali ho basato gran parte della mitologia alla base dei miei racconti.
Come un padre, sono legato a tutti loro, finanche ai più malvagi e odiosi.

5. Quale invece pensi di somigli di più, magari caratterialmente?

Io e Nik abbiamo parecchie cose in comune, o almeno ce le avremmo se fossi anch’io un sanguinario non morto dedito all’uso smodato di alcol e droghe. Tra tutti i miei personaggi, è lui che sento più vicino al mio (ideale e liberatorio) modo di essere.
Tuttavia, come ripeto sempre in questi casi, c’è un po’ di me in tutte le mie creature di fantasia, da quelle più romantiche a quelle più spregevoli.

6. Adesso raccontaci quali sono state le difficoltà che hai riscontrato nella stesura dei tuoi libri.

Scrivere un libro, lungo o corto che sia, è sempre una sfida non indifferente.
Tempo e umore sono gli ostacoli più grandi da superare durante una stesura.
Spesse volte mi è capitato di partire con le migliori intenzioni e tutta la buona volontà di questo mondo, salvo “arenarmi” su alcuni capitoli anche per svariate settimane.
E poi c’è il finale: non so dire se sia solo una mia particolarità, ma ho notato che più mi avvicino alla fine di un libro più le mie energie vengono meno. Quando finalmente posiziono l’ultimo punto mi sento stremato. Non triste, o felice, oppure soddisfatto, ma semplicemente stanco.

7. Solitamente, quando e dove scrivi?

Scrivo quasi tutti i giorni, almeno cinque nell’arco di una settimana, solitamente per due o tre ore. Talvolta, in base agli impegni, posso arrivare anche a sei o sette ore filate, ma è abbastanza raro, ormai.
Lavoro al mio portatile, nella mia stanzetta: c’è silenzio, quasi sempre, è un’altissima libreria di legno che arriva fino al soffitto e contribuisce a creare la giusta atmosfera.

8. Raccontaci che tipo di scrittore sei. Ti fai guidare dall’istinto o magari segui uno schema ben preciso?

Istintivo, assolutamente.
Ho provato e riprovato a creare schemi, scalette, grafici o quant’altro, ma alla fine pur avendoli sotto gli occhi non li seguo mai.
Può sembrare un metodo caotico e confusionario, e forse anche più tedioso di quanto dovrebbe, ma sono un tipo che aspetta l’ispirazione del momento, che prende decisioni in base al sopraggiungere di un’idea improvvisa.
Questo significa per l’appunto che a volte sono quasi costretto a fermarmi per giorni, o settimane, ma preferisco così piuttosto che scrivere in modalità pilota automatico.

9. Un libro che ha avuto una grande influenza sulla tua vita?

Direi Il conte di Montecristo. Sono passati tanti anni da quando l’ho letto, e forse suonerà un po’ banale, o sciocco, ma davvero è un romanzo che insegna tantissimo, tanto da un punto di vista letterario quanto da un punto di vista umano.

10. Uno scrittore che consideri il tuo idolo?

Ce ne sono tantissimi. Potrei elencarne per pagine e farne una classifica in base al genere.
Se proprio dovessi sceglierne uno soltanto nominerei Stephen King: non è assolutamente il mio scrittore preferito, e non sempre apprezzo ogni sui singolo lavoro, ma è un autore incredibilmente appassionato e carismatico che come e più di altri ha dato vita a capolavori indimenticabili, veri e propri cult che sono entrati nell’immaginario collettivo.

11. Quali emozioni provi nel vedere i tuoi romanzi pubblicati e nel leggere le varie recensioni (nel bene e nel male)?

È sicuramente una grande emozione, la consapevolezza che i frutti del tuo lavoro possano essere condivisi e apprezzati (o meno) da altri. Provo orgoglio, piacere, e gratificazione personale, almeno nell’immediato. Poi sopraggiungere l’insoddisfazione, perché noi scrittori abbiamo sempre la cattiva abitudine di guardare avanti, di non fermarci, di cercare di più. Puntiamo costantemente alla prossima pubblicazione, al prossimo libro, al prossimo riconoscimento e così via.
Può essere una sensazione molto frustrante, a volte: non riuscire a godersi pienamente il momento.

12. La citazione per te più bella letta in un romanzo?

Il pensiero finale che Edmond Dantès, ne Il conte di Montecristo, rivolge ai suoi amici tramite una lettera. Lui parla di molte cose, anche di quelle terribili che gli sono accadute, ma conclude con un meraviglioso: Vivete dunque, e siate felici, poiché fino al giorno in cui Dio non si degnerà a svelare i segreti dell’avvenire, tutta la più alta sapienza dell’Uomo starà in queste due parole: “Attendere e sperare!”.

13. Quali caratteristiche deve avere secondo te un buon fantasy?

La prima cosa, la più ovvia, è quella che deve essere scritto bene, perché è la “voce” dell’autore a guidare l’immaginazione del lettore.
L’originalità aiuta senz’altro, ma non è essenziale: tanti stereotipi funzionano ancora ottimamente proprio perché raccontati in maniera degna.
Per il resto, sono soprattutto i personaggi a fare di una buona storia una storia indimenticabile. È su di loro che si devono investire le energie, sulla loro caratterizzazione e la loro profondità. Creare delle “figurine” usa e getta è sempre una pessima idea, e vale tanto per gli eroi quanto per gli antagonisti.

14. Hai intenzione di scrivere altri libri in futuro? Rimarrai sul Fantasy o proverai a cambiare genere e a cimentarti in una nuova avventura?

In realtà ho già scritto altri libri, prevalentemente di genere gotico, ambientati durante il XIX secolo. Purtroppo non sono stati ancora editi, ma spero di rimediare in un prossimo futuro.
Ho in programma un altro paio di avventure (sempre autonome, se non proprio autoconclusive) riguardanti il vampiro Nik, e un progetto molto ambizioso di genere Fantasy/Steampunk che da anni torna puntualmente a solleticarmi la mente.

15. Adesso concludo chiedendoti se hai dei consigli da dare a tutti gli aspiranti scrittori che proprio come te vogliono intraprendere questa strada.

Mi risulta difficile esprimere la mia opinione in merito senza dire cose che non sembrino frasi fatte, sentite e risentite. La verità è che prima ancora di cimentarsi nel mestiere dello scrittore, bisogna impegnarsi in quello di lettore. Leggere, leggere e ancora leggere. Tantissimo, sempre.
È un settore molto duro, questo, inutile girarci intorno. I tempi bui sono costantemente dietro l’angolo, e arrivare alla pubblicazione non significa automaticamente “avercela fatta”, anzi.
Occorre impegno, dedizione, entusiasmo e passione, soprattutto passione, perché senza di essa è inevitabile arrendersi.
Con questo non voglio assolutamente demoralizzare chi vorrà imbarcarsi in questa sfida, ma bisogna rendersi conto che una volta accettata non esistono mezze misure: o ci metti tutto te stesso, o è meglio non cominciare neppure. È necessario scommettere sulle proprie capacità, sul proprio futuro, e spesso mandare giù bocconi molti amari.
Se si è pronti ad affrontare tutto ciò, le soddisfazioni arriveranno senza dubbio!

Allora miei cari lettori,approfitto per ringraziare Alessio Filisdeo per avermi dedicato il suo tempo è stato un piacere conoscere qualcosa in più dell'autore che ha creato il Vampiro Nik,personaggio che adoro ufficialmente e che consiglio a tutti di conoscere :)

Alla prossima intervista readers :)


venerdì 14 ottobre 2016

Recensione: Rewind di Jill Cooper

Buongiorno readers,oggi vi voglio parlare di "Rewind" di Jill Cooper continuo della serie "15Minuti" edito dalla Dunwich Edizioni.
Titolo:Rewind 
(The Rewind Agency Novella)
Autore: Jill Cooper
Casa Editrice:Dunwich Edizioni
Genere: Techno-Thriller/Young Adult
Pagine: 76
Prezzo: Euro0,99 (ebook)
Uscita: 27 Settembre 

Sinossi

Quando Lara Crane ha cambiato il passato e il corso della storia, cosa è successo al mondo che si è lasciata alle spalle? In questa novella ritroviamo i personaggi di Quindici Minuti in una realtà alternativa.
Il mondo è destinato all’abisso.
Rick ama Lara Crane più di ogni altra cosa e, quando lei prova a cambiare il passato, cerca di impedirglielo. Ma arriva troppo tardi e, mentre il mondo si sgretola intorno a lui, nessuno crede alla sua storia sui viaggi nel tempo.
Nel frattempo il peggior incubo di John Crane diventa realtà quando sua figlia, Lara, non torna a casa dopo essere stata alla Rewind.
Costretto a rivivere il ricordo orribile della morte della moglie, John trova una chiave per un armadietto della YMCA che potrebbe svelare i segreti sull’omicidio di Miranda.

Una volta messi insieme i pezzi del puzzle, si trova in rotta di collisione con il destino. E chi è l’uomo nel mirino? Jax Montgomery.

Recensione:
Cari readers,ho apprezzato moltissimo questa lettura avendo amato già il primo volume"15 Minuti" dove abbiamo imparato a conoscere Lara Crane.
In questo secondo capitoli ci troviamo a capire cosa è successo a Rick(fidanzato di Lara) e a John(papà di Lara) dopo che il passato è stato cambiato..una cosa che sappiamo da sempre è che non si cambia niente del passato perchè sennò ci saranno conseguenze in futuro..ma questo, come sappiamo avendo letto il primo volume non ferma Lara.
Possiamo dire che in Rewind approfondiamo la personalità dei personaggi come Rick e anche il rapporto di John con la mamma di Lara cioè Miranda,e vedremo cosa ne sarà della realtà alternativa dopo aver modificato il passato(non vi dico nulla per non fare spoiler haha io odio quando me lo fanno :p )
La lettura si è rivelata fluida con il giusto quantitativo di mistero ed intrighi per un mix coinvolgente ed appassionante.

Quindi readers,per chi come me è attratto dai viaggi nel tempo,modifiche spazio-temporali e le sue inevitabili conseguenze e ha voglia di una bella avventura consiglio sicuramente questo libro..anzi questa bellissima serie scritta da Jill Cooper ed edita dalla Dunwich Edizioni


mercoledì 12 ottobre 2016

Recensione: Ali di Piombo di Gabriele Orsi

Buon pomeriggio readers,oggi sul blog vi voglio parlare del libro d'esordio di Gabriele Orsi intitolato "Ali di Piombo" edito da Armando Curcio Editore.


Titolo: Ali di Piombo
Autore: Gabriele Orsi
Pagine:349
Casa Editrice: Armando Curcio Editore 

Sinossi


 Sullo sfondo di una Roma mondana e disinibita si muove la storia di Mattia, un giovane universitario annoiato e con poca voglia di studiare. Tra feste in maschera e pericolose giostre alcoliche, sempre alla ricerca di una ragazza disponibile a terminare in bellezza una serata, la sregolata vita di Mattia procede senza intoppi. Ma le cose, si sa, possono mutare all’improvviso: in seguito a una rissa finita male, Mattia si trova costretto a intraprendere un rapporto non facile con Lara, una ragazza affetta da disturbi alimentari che con i suoi segreti e le sue verità lo porterà a fare i conti, oltre che con la malattia di lei, anche con se stesso. Dolore, delusioni, amore, l’incontro con l’”altro” diverso da noi: «Ali di piombo» è un romanzo che racconta con ironia le incertezze e le paure di una generazione alle prese con una realtà percepita sempre più distante ma allo stesso tempo inspiegabilmente difficile da lasciarsi alle spalle.

Recensione:
Ho trovato il libro abbastanza scorrevole ma a tratti,per un mio gusto personale, si dileguava un po troppo rendendo così la lettura non proprio fluente,ma questo sicuramente è dovuto al fattore "esperienza" infatti vi ricordo che è il primo romanzo dell'autore che sicuramente con il tempo acquisirà fluidità.
La storia invece mi è piaciuta molto perchè riconosco nelle vicende di Mattia e dei suoi amici molte cose in comune con quelle che sono state le mie esperienze,perchè io vivevo a Nettuno e ovviamente ho passato le serate più folli della mia vita per i locali di Roma,affollati di "pariolini" ( per chi non lo sapesse sono i ragazzi di buona famiglia del quartiere Parioli di Roma) per non parlare di Lara che è un personaggio che ho apprezzato molto, sicuramente problematico,questo è sicuro..ma è anche attualissimo il suo problema e quindi trovo sia un ottima idea parlarne.
Una domanda che mi sono chiesta leggendo questo romanzo è se magari fosse un po autobiografico( sicuramente se riesco ad intervistare l'autore è la prima cosa che gli chiederò) :p
Ho apprezzato l'assoluta veridicità dell'ambientazioni e delle vicende, perchè invito chiunque ha letto il romanzo a non rispecchiarsi in molti aspetti in esso descritti(io mi sono rispecchiata nelle sensazioni di Mattia,figlio di due avvocati affermati che sicuramente pretendono il meglio da lui)

Con questo concludo e vi ricordo che il libro è disponibile nelle librerie :) non mi resta che augurarvi buona lettura readers


martedì 11 ottobre 2016

Recensione: Il risveglio della Cacciatrice di Alessio Filisdeo

Buongiorno readers,oggi vi voglio parlare di una delle miei ultime letture " Il risveglio della Cacciatrice" di Alessio Filisdeo ed edito dalla Nativi Digitali Editore.


Titolo:Il risveglio della Cacciatrice
Autore:Alessio Filisdeo
Pagine:213
Casa Editrice: Nativi Digitali Edizioni
Genere: Urban Fantasy
Link Amazon:CliccaQui
LinkNativiDigitaliEdizioni:CliccaQui

Sinossi:
"Ho Imparato Tre Cose sul Suo Conto:. Si chiama Amanda, e Una cacciatrice e paga sempre in contanti 
La prima E inutile, forse falsa addirittura; La seconda servono una mantenermi in vita, con la guardia alzata; La Terza E L'unica . Che importa davvero " 

Amanda principe e una ragazza venire tante: 24 anni, Qualche tatuaggio e Una vita Frenetica. Adora Cambiare colore ai di capelli e le riesce bene Piuttosto impalare vampiri per Conto dell'Ordine Templare. Ma C'è dell'altro: Amanda principe nasconde MOLTI segreti, ALCUNI Piu di Altri letali. Ora l'Attende Una Nuova Missione: Andare a San Francisco, Uno intercettare strano tizio di nome e Nik convincerlo con un Paio di lame affilate Che l'immortalità non fa proprio per lui. Insomma, un compitino facile facile all'apparenza Che si trasformerà ben presto in un casinò immane di Proporzioni catastrofiche. 
DOPO L'adrenalinico "Una notte di ordinaria follia" e Lo Stravagante "Le Follie del vampiro Nik" Alessio Filisdeo si spinge Oltre con La SUA saga urban fantasy:?! un cocktail di sparatorie, Bizzarri non morti tradimenti, antiche superstizioni e un feroce nosferatu di nome ... Tony 

Questo e Molto altro Ancora ne "Il risveglio della cacciatrice".

Recensione:
Allora miei cari readers,sono molto contenta di parlarvi di questo libro perchè è stata una lettura veramente carina..è un libro che si fa divorare  grazie sicuramente al suo linguaggio che possiamo definire"pittoresco" e "vivace" e che mi ha molto ricordato quello di "Brew" di Bill Braddock che come sapete ho amato tantissimo.
Trovo che la storia sia ben strutturata,è un mix tra simpatia,sparatorie e scontri folli..l'ironia dell'autore è travolgente (Nik potrebbe diventare il mio migliore amico hahahaha mi fa troppo morire).
In questo libro troviamo Nik il Vampiro(personaggio eccezionale che sicuramente vorrei ritrovare in altre storie) un tipo irriverente ma anche divertente e che definirei "montato"(così si dice da me e vuol dire "pieno di sè") e poi c'è Amanda Prince la cacciatrice con un carattere forte è una ragazza con gli attributi ma con molti problemi e devo dire che ho amato il suo rapporto con Nik :) ma diciamo che ho apprezzato anche altri personaggi,come i due amici di Nik i vampiri Gay o il suo amico fedele (duro a morire ed impassibile hahahah) .
Cosa dire miei cari lettori..io ve lo consiglio assolutamente perchè sono stata molto contenta di leggerlo, mi ha fatto divertire tantissimo sopratutto con i vari riferimenti magari a 50 sfumature di grigio o ad Orgoglio e Pregiudizio per non parlare quando ha fatto riferimento a Netfix che è subito saltato all'occhio ad una serializzata come me..quindi se avete voglia di una lettura semplice e divertente "il risveglio della Cacciatrice" è sicuramente al caso vostro :)

mercoledì 5 ottobre 2016

Segnalazione: Ali di Piombo di Gabriele Orsi

Buongiorno readers,oggi vi voglio segnalare "Ali di Piombo" di Gabriele Orsi libro che uscirà il 6 Ottobre e che ho la fortuna di leggere in anteprima.




Titolo: Ali di Piombo
Autore: Gabriele Orsi
Pagine:349
Casa Editrice: Armando Curcio Editore 

Sinossi

 Sullo sfondo di una Roma mondana e disinibita si muove la storia di Mattia, un giovane universitario annoiato e con poca voglia di studiare. Tra feste in maschera e pericolose giostre alcoliche, sempre alla ricerca di una ragazza disponibile a terminare in bellezza una serata, la sregolata vita di Mattia procede senza intoppi. Ma le cose, si sa, possono mutare all’improvviso: in seguito a una rissa finita male, Mattia si trova costretto a intraprendere un rapporto non facile con Lara, una ragazza affetta da disturbi alimentari che con i suoi segreti e le sue verità lo porterà a fare i conti, oltre che con la malattia di lei, anche con se stesso. Dolore, delusioni, amore, l’incontro con l’”altro” diverso da noi: «Ali di piombo» è un romanzo che racconta con ironia le incertezze e le paure di una generazione alle prese con una realtà percepita sempre più distante ma allo stesso tempo inspiegabilmente difficile da lasciarsi alle spalle.

L'autore

Gabriele Orsi ha 25 anni. Si è laureato in Lettere Classiche alla Sapienza di Roma, città dove attualmente vive con la famiglia e prosegue gli studi in Filologia Moderna.
«Ali di piombo» nasce dalla sua esperienza diretta della realtà che vive quotidianamente, dall'amore per la sua città che non sempre mostra il suo volto migliore.

A breve troverete anche la mia recensione :) 

martedì 4 ottobre 2016

#Intervista Marco Dollera

Buongiorno readers,torniamo con la rubrica INTERVISTE e oggi vi rilascio la mia piacevolissima chiacchierata con Marco Dollera autore del libro "L'occhio e la spada" edito dalla Plesio Editore (La mia segnalazione con tutti i dati)


Iniziamo

1-Chi è Marco Dollera?Le tue passioni?

Intanto volevo ringraziare Emanuela e Bookislife per aver dedicato tempo e spazio a questa intervista.
Nella vita oltre alla letteratura ho tanti interessi: cinema, musica, sport, viaggi. Ma la passione più grande è per il mare e per l’attività subacquea. Sono neolaureato in Scienze ambientali, e sogno di trovare lavoro nel campo della protezione marina.

2-Quando è nata la tua passione per la scrittura?

È una passione che ho da sempre. Ho iniziato fin da bambino a divorare fumetti (soprattutto Disney), e presto è nata in me la voglia di inventare qualcosa di mio. Ai tempi della scuola elementare, ho avuto la fortuna di incontrare un insegnante che mi ha spronato ad iniziare a scrivere qualcosa, e così sono nate le prime pagine del mio romanzo.

3-Quando è nata l'idea di questa storia?e cosa ti ha ispirato?

All’inizio non avevo in mente nulla di particolare, avevo solo voglia di creare qualcosa. I personaggi sono nati come alter ego dei miei amici, il background invece è nato in un momento in cui mi divertivo a disegnare cartine di continenti fantastici. Successivamente ho messo insieme le due cose, e la storia ha iniziato a delinearsi nella mia testa.

4-A quale dei personaggi del libro sei più legato?

Zei è stato il primo in assoluto a nascere, e vederlo crescere man mano che la storia andava avanti mi ha fatto affezionare a lui. La stessa cosa vale per il suo antagonista, Locke. è uno dei personaggi su cui ho dovuto lavorare di più, e probabilmente questo ha contribuito nel renderlo uno dei miei preferiti.

5-C'è uno dei personaggi che ti somiglia di più caratterialmente??

Sono dell’idea che uno scrittore metta un po’ di se stesso in ogni personaggio che crea. Quando un personaggio fa qualcosa, o prende una decisione, è lo scrittore a decidere per lui, e quindi ad immedesimarsi.
Quello con cui è stato più semplice farlo, è stato Zei. Direi che con lui ho fatto un po’ il contrario, invece che chiedermi come avrebbe reagito lui a certe situazioni, mi sono chiesto cosa avrei fatto io, e l’ho fatto comportare di conseguenza.

6-Quali sono state le difficoltà che hai riscontrato nella stesura del romanzo?

La parte più difficile, soprattutto all’inizio, è stata delineare i profili dei personaggi. Nella mia testa era chiaro quale fosse la personalità di ognuno di loro e quali fossero i loro interessi. Dovevo fare in modo che fosse chiaro anche per un lettore che non sapesse nulla di loro.

7-Solitamente dove scrivi?in che ambiente e quando durante l'arco della giornata?

Mi piace lavorare a casa, con il mio portatile e quando non ho nessuno intorno. Non ho degli standard precisi in fatto di tempi, e penso sia lo stesso per tutti gli esordienti. Diciamo che quando ho un po’ di tempo libero ogni occasione è buona. 

8-Adesso dicci..che tipo di scrittore sei? Metodico e quindi segui
uno schema per scrivere o istintivo e ti fai guidare dalla “penna”senza seguire scalette?

Mi piace prima di tutto creare un background e delineare i profili dei personaggi. Su questo sono abbastanza metodico. Riempio fogli di disegni e di appunti e cerco di schematizzare tutto il materiale che ottengo. Per quanto riguarda la storia invece è tutto l’opposto. Quando i personaggi iniziano a muoversi, non ho in mente cosa potrebbe accadere da una pagina all’altra. Mi lascio guidare dall’istinto e faccio in modo che siano le scelte dei personaggi a stabilire cosa accadrà.

9-Quali caratteristiche deve avere secondo te un buon fantasy?

Penso che un background che faccia desiderare al lettore di vivere dentro la storia è un ottimo cavallo di battaglia. Trovatemi un fan di Harry Potter che non vorrebbe andare ad Hogwarts e mi toglierò il cappello.
Inoltre deve avere dei personaggi con cui è possibile immedesimarsi, e una storia che faccia desiderare di sapere sempre cosa succede nel capitolo successivo.
È una cosa che vale per tutti i libri, ma nel Fantasy l’autore può dare libero sfogo alla propria immaginazione senza considerare le leggi della realtà, e questo genera delle potenzialità enormi.

10-Hai un libro che ha influenzato particolarmente la tua vita?

Il libro che più di ogni altro ha segnato la mia personalità, non ha nulla a che vedere con il fantastico. Si tratta di “Band of brothers” di Stephen Ambrose. Mi ha insegnato molto sui legami che possono nascere anche nelle situazioni più disperate, e che nel nostro passato ci sono storie di persone che vale la pena non dimenticare mai.

11-La tua citazione preferita letta in un romanzo o il tuo motto
nella vita?

Mi ricollego alla risposta precedente, citando un brano dell’Enrico V di William Shakespeare riportato nel romanzo “Band of brothers”:

"Da oggi, fino alla fine del mondo, noi che siamo qui verremo ricordati. 
Noi pochi fortunati, noi banda di fratelli. 
Perché colui che oggi è con me e versa il suo sangue sul campo, colui è mio fratello".

12-C'è uno scrittore che consideri il tuo idolo?

Anche se scontato, vorrei citare colossi come Tolkien o la Rowling, per quello che hanno regalato al mondo della letteratura e a intere generazioni di lettori e scrittori.
Sul piedistallo insieme a loro voglio mettere anche David Eddings, perché mentre divoravo i suoi romanzi, speravo che un giorno qualcuno avrebbe fatto la stessa cosa con uno dei miei lavori.

13-Quali emozioni provi nel vedere il tuo romanzo pubblicato?Hai timore del giudizio del pubblico?

Tanta soddisfazione, soprattutto considerando le difficoltà che, come ogni altro esordiente, ho incontrato anche solo per trovare il tempo per scrivere. Non temo il giudizio del pubblico, perché so che non esiste nulla che possa piacere a tutti, ma sono anche consapevole di poter ancora migliorare molto. Cercherò di prendere ogni commento o critica per rendere il mio prossimo lavoro migliore di quello precedente.

14-Hai altri libri nel cassetto o comunque hai intenzione di
scrivere altri libri in futuro?

Ho già terminato un secondo romanzo, scritto in modo differente da “L’occhio e la spada” ma sempre di genere fantastico.
Nel prossimo futuro ho in programma di scrivere qualcosa anche di altri generi, ad iniziare da thriller e romanzi di avventura. Voglio scoprire dove posso dare il meglio.

15-Adesso concludo chiedendoti se hai dei consigli da dare a tutti gli aspiranti scrittori che proprio come te vogliono intraprendere questa strada.

Semplice, leggere tantissimo e scrivere ancora di più. Ogni volta che ne avrete l’occasione. Non c’è altro modo per imparare, secondo me. Scrivere, scrivere, scrivere.
Poi fate leggere i vostri lavori a più gente possibile, e prendete le critiche in maniera costruttiva, rimettetevi davanti al foglio e continuate a scrivere.

A questo fine, per terminare vorrei citare Richard Bach:
“Uno scrittore professionista, è un dilettante che non ha mai mollato.”

Colgo l'occasione per ringraziare Marco Dollera per la disponibilità e la sua gentilezza nel prestarsi a questa mini intervista,ho apprezzato moltissimo le sue risposte e credo sia un bravissimo scrittore con la testa sulle spalle..ancora Grazie!!

Con voi readers ci vediamo alla prossima intervista :P

lunedì 3 ottobre 2016

Recensione: Baby Boomers di Mario Pacchiarotti

Buongiorno readers,oggi vi voglio parlare di un libro che ho avuto il piacere di leggere qualche tempo fa "Baby Boomers" di Mario Pacchiarotti che mi è piaciuto tantissimo.



Titolo: Baby Boomers
Autore: Mario Pacchiarotti
Edito: Sad Dog Project
Pagine:268
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Sinossi
Anni Venti del terzo millennio.
L’Italia è dominata dalla Fratellanza, un partito con pericolose tendenze assolutiste che ha ottenuto incredibili risultati elettorali. Vengono approvati provvedimenti iniqui, eppure popolari, come la legge che priva gli ultraottantenni del diritto di voto.

In questo clima autoritario e distopico, dove la corruzione è ormai pervasiva, c’è qualcuno che decide di ribellarsi. Si tratta dei Baby Boomers, sei affiatati vegliardi che decidono di sferrare un colpo al sistema di governo. Congegnando un piano minuzioso e audace, i rivoltosi organizzano un attacco terroristico contro il Nuovo Palazzo del Parlamento, centro nevralgico di un potere arrogante e insaziabile

I Baby Boomers sono l’ultimo afflato di coraggio in una società assuefatta alla corruzione, l’emblema di una generazione che rischia tutto nel tentativo di risvegliare le coscienze, il gesto estremo e simbolico di un’età non avvezza al consenso: sono la goccia che diventa mare.

Recensione:
Miei cari readers,questa è stata una lettura molto particolare..il libro mi è piaciuto molto e possiamo dire che la storia non è poi così tanto lontana dalla realtà e questo mi ha dato modo di riflettere veramente tanto sulla nostra società.
L'ho trovato un libro molto attuale e ben strutturato,i personaggi sono definiti benissimo e la lettura dopo i primi capitoli ti cattura completamente.
Secondo me dovrebbero leggerlo tutti i giovani per fargli capire cosa c'è dietro la frase "Siamo la goccia che diventa mare", credo che ci sia un messaggio di speranza proprio rivolto a noi nuove generazioni che ci ricorda che nel nostro piccolo e attraverso le cose anche più semplici possiamo aiutare a cambiare questo mondo troppo spesso corrotto e malvagio.
Questo libro mi ha entusiasmata veramente tanto e personalmente amo quando finito di leggere un bel libro mi resta dentro qualcosa o comunque mi fa riflettere, e magari "cambiare" anche il mio atteggiamento verso la vita e verso quello che spero sia il futuro mio ma anche delle generazioni a venire..è un libro che custodirò con cura e che mi ha dato tanto.

Cosa dire miei cari lettori,ve lo consiglio assolutamente..anzi..credo che tutti dovrebbero leggerlo,sono sicura che vi farà riflettere moltissimo..comunque mi stavo dimenticando..adoro i Baby Boomers l'autore è stato davvero originale.




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